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Il Rifrattometro e il suo utilizzo

Il Rifrattometro e il suo utilizzo

Il rifrattometro è uno di quegli strumenti utili ma non indispensabili per la birrificazione che spesso prima o poi finiscono per far parte della collezione di "gadget" del birraio casalingo: il costo è limitato (poche decine di euro), l'utilizzo è semplice e l'utilità effettiva in diverse situazioni.

Lo strumento serve a misurare la gradazione zuccherina del mosto, come il densimetro ma basandosi su un principio del tutto diverso: non la densità ma rifrazione della luce attraverso un liquido.

Si potrebbe ovviamente impiegare il rifrattometro anche durante la fermentazione, per controllare il suo andamento e determinare se si sia raggiunta una FG stabile.

Anche qui il vantaggio del rifrattometro sarebbe quello di poter utilizzare solo una goccia di mosto, evitando quindi la perdita di una certa quantità di mosto che avviene nelle misurazioni con il densimetro quando si preferisce non reimmettere il campione nel mosto.

In questo caso però il problema è che la lettura del rifrattometro è falsata dal contenuto alcolico del mosto/birra in fermentazione.

Per fortuna questa distorsione della misura è prevedibile, esistono cioè formule che permettono la correzione esatta della lettura in base all’alcool.

Anche se la percentuale di alcool non è nota (ci servirebbe appunto la FG per determinarla!) in realtà è possibile esprimere la formula per il valore corretto di FG in base alla lettura effettuata e alla OG della birra che si è a suo tempo misurata.

Esistono formule abbastanza complicate (credo anche perché viene utilizzata una formula conversione OG-Plato diversa da quella sopra esposta [1]) ma esiste una formula abbastanza semplice e sufficientemente precisa per le nostre applicazioni: FGb = 1.53*RI - 0.59*OGb [2] Dove RI e' la lettura del rifrattometro, e FGb e OGb sono le FG e OG espresse in Brix (se desiderato si possono poi convertire in Plato e poi in "densità")


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